28.04.2020

Cedolare secca

La “cedolare secca” è un regime fiscale facoltativo e consiste nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali. All’atto della registrazione del contratto non dovrà essere versata l’imposta di registro e l’imposta di bollo, dovute solitamente per le registrazioni ordinarie, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione. L’opzione per la “cedolare secca” non sostituisce comunque l’imposta di registro per la cessione del contratto di locazione.
L’opzione per “cedolare secca” si può esercitare entro 30 giorni dalla scadenza dell’annualità, in presenza di un contratto ordinario, dandone comunicazione scritta (attraverso Raccomandata R/R) da inviare al Conduttore, oppure già all’atto della registrazione a mezzo di RLI.

Optando per il regime di cedolare secca, il locatore, rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione, incluso l’aggiornamento. L’imposta sostitutiva si calcola applicando un’aliquota del 21% sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti.
È prevista un’aliquota ridotta per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate:

  • nei comuni con carenze di disponibilità abitative
  • nei Comuni ad alta tensione abitativa (individuati dal Cipe)
  • L’aliquota per questi contratti è pari al 10%.

    Il Dl 47/2014 ha disposto, infine, che la stessa aliquota sia applicabile anche ai contratti di locazione stipulati nei comuni per i quali è stato deliberato, nei 5 anni precedenti la data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto (28 maggio 2014), lo stato di emergenza a seguito del verificarsi di eventi calamitosi.

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