Dichiarazione dei Redditi (Modello Redditi, 730)

Il 730 è la dichiarazione dei redditi destinata ai lavoratori dipendenti e pensionati.
La dichiarazione 730 presenta molti vantaggi per il contribuente che ottiene il rimborso dell’imposta direttamente in busta paga o nella pensione. Qualora, debba versare imposte, queste vengono trattenute dalla paga o dalla pensione.

 

TRACCIABILITA’ DEI PAGAMENTI
La detrazione delle spese o oneri, spetta dimostrando che la spesa sia stata sostenuta con modalità di pagamento bancario o postale ovvero mediante altre modalità di pagamento tracciabili. Sono escluse le detrazioni relative alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese da strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale.
Colui che detrae deve dar prova di utilizzo del pagamento «tracciabile» mediante prova cartacea della transazione con ricevuta bancomat, estratto conto, copia bollettino postale o del MAV e dei pagamenti con PagoPA. Tuttavia, qualora il contribuente non sia in grado di produrre le ricevute di pagamento può ricorrere all’annotazione in fattura o altro documento, da parte del percettore delle somme, dell’avvenuto pagamento tracciabile.

 

Il modello 730 si presenta non solo in presenza di spese detraibili o deducibili, quali le spese sanitarie, gli interessi versati per il mutuo, le assicurazioni. Il 730 si presenta anche quando le addizionali all’Irpef non sono state trattenute o sono state trattenute in misura inferiore al dovuto.

Inoltre, coloro che nell’anno precedente hanno percepito indennità di disoccupazione, oppure chi lavora in qualità di colf, badante, devono verificare la corretta applicazione delle detrazioni presentando la dichiarazione.

Chi non ha un sostituto d’imposta può presentare il 730 e, in caso di credito, il rimborso verrà erogato dall’Agenzia delle Entrate; in presenza di debito si verserà con delega F24.

Entro il 16 marzo è stata consegnata ai lavoratori dipendenti la Certificazione Unica necessaria per elaborare la dichiarazione dei redditi.
Chi ha ricevuto più di una Certificazione Unica, perchè si trova in una delle situazioni sotto elencate deve presentare la dichiarazione dei redditi:
– cambio datore di lavoro in corso d’anno
– chi ha un periodo di lavoro ed un periodo di indennità di disoccupazione
– chi ha un periodo di lavoro ed un periodo di cassa integrazione
– chi ha un periodo di lavoro ed un primo periodo di pensione
Ricordiamo che l’INPS non spedisce più ai pensionati la Certificazione Unica relativa alle prestazioni erogate.
Se hai bisogno di scaricare la Certificazione Unica INPS, inviaci la delega che puoi scaricare qui: DOWNLOAD DELEGA CU INPS, per autorizzarci allo scarico dal sito INPS del documento.

Per non trovarti impreparato al tuo appuntamento con la dichiarazione dei redditi 730 ti proponiamo anche un elenco dei DOCUMENTI NECESSARI, che puoi scaricare qui: DOWNLOAD DOCUMENTI 730

Novità del Modello 730/2024

Il Modello 730/2024 presenta novità in tema di Superbonus, detrazioni delle spese relative all’abitazione, crediti d’imposta, nonché di esenzione e tassazione agevolata di taluni redditi.
Il Modello definitivo dovrà essere presentato entro il 30 settembre 2024 all’Agenzia delle Entrate o al CAF o al professionista o al sostituto di imposta.

 

Superbonus

Sicuramente vi è la detrazione per gli interventi che hanno beneficiato del Superbonus. Il Decreto cessioni all’art. 2 del DL 11/2023 ha previsto che, per le spese sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, relativamente agli interventi detraibili al 110%, il beneficio può essere ripartito, su opzione del contribuente, in dieci quote annuali di pari importo a partire dal periodo d’imposta 2023. L’opzione:
• è irrevocabile;
• dovrà essere esercitata nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023;
• potrà essere esercitata a condizione che la rata di detrazione connessa al periodo d’imposta 2022 non sia stata indicata nella relativa dichiarazione dei redditi.
Pertanto, le spese sostenute nel 2022 che non sono state indicate nel 730/2023, possono essere ripartite in dieci rate.
Per le spese sostenute nel 2023, salvo specifiche eccezioni, si applica la percentuale di detrazione del 90% e non più quella del 110%.

Ampliamento della platea dei contribuenti 730

Il 730/2024, rispetto al precedente anno, potrà essere utilizzato da un maggior numero di contribuenti per dichiarare i redditi personali, ovvero:
• comunicare i valori relativi ai terreni di cui all’art. 67, c. 1 lett. a) e b) del TUIR, rideterminati ai sensi dell’art. 2 del DL 282/2002, compresi quelli edificabili e con destinazione agricola, posseduti alla data del 1° gennaio 2023; i redditi di capitale di fonte estera, diversi da quelli che concorrono a formare il reddito complessivo, percepiti direttamente dal contribuente senza l’intervento di intermediari residenti ed assoggettati ad imposta sostitutiva;
• investimenti all’estero ed alle attività estere di natura finanziaria detenuti a titolo di proprietà o di altro diritto reale per determinare le imposte sostitutive dovute quali, IVAFE, IVIE e l’imposta sulle cripto-attività.

Esenzione IRPEF redditi agrari e quadro RU aggiuntivo

La Legge di Bilancio 2023, ha disposto la proroga al 2023, dell’esenzione ai fini IRPEF dei redditi dominicali ed agrari relativi ai terreni dichiarati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola. Ad oggi non rinnovata per il 2024.
Anche se esenti, i suddetti redditi devono comunque essere dichiarati dai contribuenti.
Ulteriore misura, che interessa il settore agricolo, riguarda gli agricoltori c.d. “sotto soglia”, ossia coloro che nell’anno solare precedente hanno realizzato o, in caso di inizio di attività, prevedono di realizzare, un volume d’affari non superiore a 7.000 euro, ovvero i contribuenti esonerati dalla presentazione della dichiarazione IVA.
Nell’ipotesi in cui i suindicati agricoltori abbiano fruito nel corso del 2023 di alcuni specifici crediti d’imposta relativi alle attività agricole che devono essere utilizzati esclusivamente in compensazione, possono presentare il quadro RU insieme al frontespizio del modello Redditi PF come quadro aggiuntivo al modello 730.

Familiari a carico

Con l’introduzione dell’Assegno Unico e Universale, per l’intero anno d’imposta 2023, le detrazioni per i figli a carico spettano solo per quelli di età pari o superiore a 21 anni, non essendo più previste le detrazioni per i figli minorenni e le maggiorazioni per i disabili, sostituite dall’assegno stesso. Tuttavia, i dati dei figli minorenni vanno comunque indicati nel prospetto dei familiari a carico per continuare a fruire delle altre detrazioni e delle agevolazioni previste dalle Regioni per le addizionali regionali.

Tassazione agevolata delle mance del settore turistico-alberghiero

I lavoratori dipendenti delle strutture ricettive e delle imprese di somministrazione di cibi e bevande del settore privato che, nel 2023, hanno percepito somme dai clienti a titolo di liberalità (mance), anche attraverso mezzi di pagamento elettronici e che nell’anno d’imposta 2022 hanno percepito redditi da lavoro dipendente non superiore a 50.000 euro, possono assoggettare tali somme ad un’imposta sostitutiva del 5%. In generale, l’imposta è applicata direttamente dal sostituto d’imposta, il lavoratore può decidere, però, di modificare la tassazione operata dal sostituto se ritiene quest’ultima meno vantaggiosa.

Riduzione dell’imposta sostitutiva premi di produttività

Le somme erogate sotto forma di premi di risultato o di partecipazione agli utili d’impresa ai lavoratori dipendenti del settore privato, possono fruire della tassazione agevolata. L’imposta sostitutiva applicabile è stata ridotta dal 10 al 5%. Tale riduzione è stata confermata anche per l’anno 2024.

Tassazione del lavoro sportivo

Dal 1° luglio 2023, a seguito dell’entrata in vigore della riforma del lavoro sportivo prevista dal D. Lgs. 36/2021, i compensi di lavoro sportivo dei dilettanti sono esenti da imposte fino alla concorrenza annua di 15.000 euro, così come le retribuzioni percepite dagli atleti e dalle atlete di età inferiore a 23 anni nell’ambito del settore professionistico, ai fini del calcolo delle imposte dirette, non costituiscono reddito per il percipiente fino all’importo annuo massimo di 15.000 euro.

Bonus mobili e detrazione IVA per acquisto abitazione

Le novità riguardano il c.d. “bonus mobili” che consente la fruizione di una detrazione del 50% sulle spese d’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. Rispetto al periodo d’imposta 2022, per il quale il limite di spesa massimo su cui calcolare la detrazione era 10.000 euro, nel 2023, tale limite è ridotto a 8.000 euro.
Un’ulteriore misura è prevista nei casi di acquisto di abitazioni di classe energetica A e B, cedute dalle imprese costruttrici degli immobili stessi, con il riconoscimento di una detrazione del 50% dell’IVA pagata nel 2023.

Nuovi crediti d’imposta

Nell’ambito dei crediti d’imposta, nel modello 730/2024 non potrà più essere utilizzato il contributo previsto per l’acquisto di monopattini elettrici, biciclette elettriche o muscolari, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile, essendo, lo stesso, fruibile non oltre l’anno d’imposta 2022. Tuttavia, i contribuenti potranno beneficiare di nuovi crediti d’imposta:
•il credito d’imposta mediazioni, riconosciuto alle parti che raggiungono un accordo di conciliazione e commisurato all’indennità corrisposta agli organismi di mediazione;
• il credito d’imposta per negoziazione e arbitrato, spettante in caso di successo della negoziazione, ovvero di conclusione dell’arbitrato con lodo, alle parti che corrispondono o che hanno corrisposto il compenso agli avvocati abilitati ad assisterli nel procedimento di negoziazione assistita, nonché alle parti che corrispondono o che hanno corrisposto il compenso agli arbitri;
• il credito d’imposta contributo unificato, commisurato al contributo unificato versato dalla parte del giudizio estinto a seguito della conclusione di un accordo di conciliazione quando è raggiunto l’accordo in caso di mediazione demandata dal giudice.

Modifica alla detrazione per il comparto sicurezza e difesa

L’ultima novità interessa il personale del comparto sicurezza e difesa, ai quali spetta, nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2023 e il 31 dicembre 2023, la detrazione per un importo massimo di 571 euro se nell’anno 2022 hanno percepito un reddito da lavoro dipendente non superiore a 30.208 euro.

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