L’adozione del regime forfettario comporta una serie di semplificazioni tanto ai fini Iva quanto ai fini delle imposte dirette.
Semplificazioni ai fini Iva
Coloro che applicano il regime forfetario non addebitano l’Iva in fattura ai propri clienti e non detraggono l’iva sugli acquisti. Non liquidano l’imposta, non la versano, non sono obbligati a presentare la dichiarazione e la comunicazione annuale Iva. Non devono comunicare all’Agenzia delle entrate le operazioni rilevanti ai fini Iva (cd. spesometro) né quelle effettuate nei confronti di operatori economici aventi sede, residenza o domicilio in Paesi cosiddetti black list. Chi applica il regime forfetario, inoltre, non ha l’obbligo di registrare i corrispettivi, le fatture emesse e ricevute.
Adempimenti ai fini Iva
I contribuenti che applicano il regime forfetario hanno l’obbligo di:
Altre semplificazioni ai fini delle imposte sul reddito
I contribuenti che applicano il regime forfetario sono esonerati dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili, fermo restando l’obbligo di tenere e conservare i registri previsti da disposizioni diverse da quelle tributarie. Non applicano gli studi di settore e i parametri, sebbene siano tenuti a fornire, nella dichiarazione dei redditi, alcune informazioni relative all’attività svolta; non operano le ritenute alla fonte, pur essendo obbligati a indicare in dichiarazione il codice fiscale del soggetto a cui sono stati corrisposti emolumenti; non subiscono le ritenute, in ragione dell’esiguità della misura dell’imposta sostitutiva.
La Visura Camerale Ordinaria fotografa la situazione attuale dell’impresa.
La Visura Camerale Storica, oltre alla situazione atuale dell’impresa, riporta anche il dettaglio delle eventuali modifiche intervenute nel corso del tempo.
La posta elettronica certificata o PEC è un sistema di trasmissione sicuro e regolamentato dalla legge, per inviare documenti e messaggi di posta elettronica con valore legale. Viene istituita come versione digitale della raccomandata con ricevuta di ritorno e punta a rendere più agili, immediati ed economici, tutti gli scambi di informazioni tra i soggetti interessati, sfruttando le potenzialità del digitale.
Il servizio di Casella PEC, posta elettronica certificata, va rinnovato annualmente o per più anni.
Il servizio permette di conoscere i dati registrati a proprio nome nella Centrale dei rischi della Banca d’Italia.
Chi può fruirne?
La Banca d’Italia fornisce una risposta di norma entro 30 giorni dalla data di ricezione della richiesta di accesso ai dati.
Puoi conoscere i tuoi dati o inviare una richiesta di modifica degli stessi sulle banche dati gestite da CRIF.
I documenti da allegare per completare la richiesta sono:
Al fine di consentirci una corretta e rapida compilazione del tuo Modello 730 è necessario presentarsi presso le nostre Sedi con la giusta documentazione.
Per maggiori informazioni su cosa puoi detrarre ti invitiamo a leggere i nostri approfondimenti su “Modello 730, cosa detrarre?”
La dichiarazione congiunta comporta l’elaborazione di un solo modello 730 per entrambi i coniugi o gli uniti, i redditi dichiarati non si sommano ma restano ben distinti dal momento che il calcolo delle imposte viene eseguito comunque sul reddito personale di entrambi i coniugi.
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Fisconline è dedicato a tutti i contribuenti maggiori di anni 16, compresi i cittadini italiani residenti all’estero, le società e gli enti, che non debbano presentare la dichiarazione dei sostituti di imposta (modello 770) per più di 20 soggetti e che non siano già abilitati ad Entratel.
L’Estratto conto contributivo è il documento che elenca tutti i contributi effettuati all’INPS in favore del lavoratore. Riepiloga i versamenti da lavoro, figurativi e da riscatto, suddivisi in base alla gestione alla quale il lavoratore risulta iscritto.
Devi richiedere il PIN?
Il PIN è il codice personale che ti consente di accedere ai servizi telematizzati dell’INPS.
Il PIN iniziale è composto da 16 caratteri. I primi 8 ti sono inviati via SMS, email o posta elettronica certificata; i secondi 8 con posta ordinaria all’indirizzo di residenza.
L’accatastamento immobili è una pratica che permette di definire la categoria a cui appartiene l’immobile, fabbricato, appartamento, villa di lusso o box che sia. E’ fondamentale non solo perché costituisce una sorta di carta d’identità dell’immobile, ma anche in quanto necessario per avere il certificato di agibilità di un immobile.
Inoltre è necessario per determinare la rendita catastale, che poi definirà la base imponibile su cui calcolare Imu , Irpef ed altre imposte relative alla casa.
Documenti necessari per accatastare un immobile
Perchè il professionista possa provvedere allo svolgimento della pratica di accatastamento, necessita dei seguenti documenti:
L’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), è lo strumento adottato da molti Enti pubblici e privati per valutare la situazione economica delle famiglie che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata (prestazione o riduzione del costo del servizio).
Le famiglie possono vedersi riconosciuto il diritto a godere di prestazioni sociali agevolate qualora rispecchino i requisiti soggettivi e dimostrino una situazione economica all’interno dei parametri dettati dalla norma.
Per maggiori informazioni potete leggere il nostro approfondimento “Modello ISEE e DSU“
Documenti necessari
Il Modello RED è una dichiarazione reddituale che l’INPS richiede ogni anno ai pensionati titolari di prestazioni legate al reddito, allo scopo di verificare il permanere del diritto.
Il MOdello RED si presenta a seguito di una “matricola” con la quale l’INPS identifica anche i redditi che, se posseduti dal titolare della prestazione e/o da alcuni componenti del suo nucleo familiare, sono rilevanti ai fini della determinazione della prestazione stessa.
Per maggiori informazioni ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento “Modello RED“
Ognuno di questi “bonus sociale” viene erogato alle famiglie che si trovano in condizione di disagio economico, garantendo loro un risparmio sulla spesa annua per energia elettrica/gas e per il consumo di acqua.
Per maggiori dettagli leggi anche il nostro approfondimento “ Bonus elettrico, bonus idrico, bonus gas “
La visura catastale è un documento rilasciato dall’Agenzia delle Entrate contenente le informazioni alfanumeriche e topografiche registrate presso il catasto relativamente ad un immobile, sia esso fabbricato o terreno, situato sul territorio nazionale italiano.
La consultazione degli atti di aggiornamento catastale è possibile su richiesta di accesso agli atti ai sensi della Legge n. 241/90.
La visura ipotecaria è un’attività di ricerca che permette di determinare se un soggetto, persona fisica o persona giuridica, risulta intestatario di beni immobili attraverso la verifica delle trascrizioni a favore e delle trascrizioni contro tale soggetto, oltre che di identificare la presenza di gravami sugli stessi beni immobili.
Dalla visura ipotecaria è possibile inoltre conoscere, grazie alle trascrizioni presenti nell’elenco delle formalità, il tipo di atto di provenienza in relazione all’acquisizione del diritto sull’immobile, ovvero se derivante da compravendita,donazione,successione o altra tipologia di atto.
Secondo quanto disposto dall’art. 2673 c.c. chiunque può accedere agli atti pubblici tenuti dall’Agenzia del territorio, Servizio di pubblicità immobiliare, ex Conservatorie dei registri immobiliari, ed eseguire una visura.
La consultazione degli atti di aggiornamento catastale è possibile su richiesta di accesso agli atti ai sensi della Legge n. 241/90.
Se il rapporto tra le parti è interrotto prima della sua naturale scadenza si parla di risoluzione del contratto .
L’imposta di registro dovuta per la risoluzione anticipata del contratto è pari alla misura fissa di 67 euro e deve essere versata, entro 30 giorni dall’evento:
In caso di versamento con F24 Elementi identificativi è necessario comunicare la risoluzione all’ufficio dove è stato registrato il contratto presentando, nello stesso termine di 30 giorni, il modello RLI debitamente compilato.
La risoluzione anticipata deve essere in ogni caso comunicata, entro 30 giorni dall’evento, con una delle seguenti modalità:
Per i contratti di locazione pluriennale il pagamento dell’imposta di registro può essere effettuata, alternativamente:
Se si sceglie di versare l’imposta di anno in anno è necessario provvedere spontaneamente al versamento per l’annualità successiva entro 30 giorni dalla scadenza della precedente annualità. Il versamento può essere effettuato:
Cedolare secca
Se tutti i locatori hanno optato per il regime della cedolare secca l’imposta di registro per l’annualità successiva non è dovuta.
L’opzione per la cedolare secca può essere esercitata o modificata nel termine previsto per il versamento dell’imposta di registro, cioè entro 30 giorni dalla scadenza di ciascuna annualità. L’esercizio o la modifica dell’opzione può essere effettuata:
Il comodato è il contratto con il quale una parte consegna all’altra un bene mobile o immobile, affinché se ne serva per un tempo o per un uso determinato, con l’obbligo di restituire lo stesso bene ricevuto.
Documenti necessari:
Per la registrazione di un contratto di locazione occorrono i seguenti documenti:
In presenza di determinati requisiti è possibile scegliere il regime della cedolare secca.
Registrazione del contratto di locazione
Una volta firmato dalle parti contraenti, il contratto è pronto per essere registrato. Esso deve essere registrato entro 30 giorni dalla stipula. La registrazione telematica consente di pagare immediatamente anche le imposte di bollo e di registro.
I documenti necessari sono i seguenti:
Una volta effettuata la registrazione tramite il canale telematico lo studio provvede ad inviare al locatore, nell’arco di pochi giorni, la ricevuta di registrazione con il numero di registrazione attribuito dall’Ufficio finanziario per uso delle parti. Si ricorda che è fatto obbligo al locatore di fornire per iscritto al conduttore gli estremi di registrazione del contratto.